A Monte S. Pietro, a circa 10 Km a sud del capoluogo, sorge la Badia, un complesso di edifici romanici che fu sede nel Medioevo di un'abbazia benedettina dei Santi Fabiano e Sebastiano. Un incantevole complesso di Edifici, oggi di proprietà privata che sorge sull'antica via Nonantolana.
In località Monte S. Giovanni meritano la sosta la chiesa settecentesca per il prezioso organo seicentesco che conserva al suo interno, il Castagneto, edificio romanico con torre colombaia del Tre-Quattrocento e le Torri del Paleotto e la Rotonda.
Comune dal territorio vasto che si sviluppa intorno al bacino medio alto del torrente Lavino e nella vallata del torrente Landa.
All'incrocio tra le vallate dei due torrenti, percorrendo il crinale che domina il capoluogo Calderino, si segue la strada che conduce alla frazione di Amola, dove si trova uno dei gioielli più prestigiosi dell'Arte Bolognese, la Via Crucis di Mauro Gandolfi, custodita nella settecentesca chiesa parrocchiale di Amola di Monte.
Seguendo Via Lavino si giunge a Gavignano; a San Chierlo si può ammirare la Torre di guardia che, insieme alla torre incorporata nella quattrocentesca casa Masi, costituivano le torri di vedetta della rocca di Bonzara della quale resta solo qualche segno sul monte dove si ergeva tra il XII e il XIV secolo.
Seguendo la valle del torrente Landa, si incontrano le località di S. Lorenzo in Collina, Pradalbino, Montemaggiore e Montebiancano dove si trovano torri, case, palazzi e chiese adagiati sui morbidi paesaggi che la collina offre lungo queste valli, con affioramenti argillosi spettacolari.